sabato 9 settembre 2023

Marocco








Sono in cima al monte Figogna, la Guardia per noi polceveraschi. Sono in bici. La stanchezza la sento, meno di qualche mese fa, ma la sento. Però sto bene: ho forza e fame.
Ora sono seduto nel piazzale d'erba e di schiamazzi: radioline, cani, bambini, altoparlanti con la messa. Ma la somma di tutto è quasi un silenzio.
Penso ai viaggi, che spesso non hanno nulla a che vedere con le vacanze e penso al Marocco. Penso alle tante vite che non ci sono più, a quelle in fin di vita negli ospedali o che hanno perso amici e parenti. A quelle che non hanno più una casa, in una terra che tra dieci giorni avevo programmato di raggiungere.

Penso all'opportunità o meno di andarci, al fatto che speravo di incontrare qualche tipo di bellezza che ora è deturpata e che piuttosto il mio viaggio mi riporterebbe a quello che per tutta la vita si cerca di fuggire: il dolore.
Ma continuo a pensare alla dicotomia tra viaggio e vacanza e mi vengono in mente "I fiori del male" di Baudelaire e che il viaggio non è altro che uno spostamento di concetti nello spazio, metafora della vita stessa. Nel viaggio, magari solo in quello specifico punto del mondo, mettiamo a nudo qualche nostro tratto celato, trattenuto o sfumato. E lì prende forma, nel rapporto con le persone che trovi, con il profumo delle mattine, ma, certo, probabilmente anche con l'odore della polvere delle macerie.

                                 


Per questo ho pensato che non andarci sarebbe come un tradimento. Con un ipotetico senno del poi, non mi sentirei altro che un vacanziero in viaggio per depredare solo la sfruttabilità del luogo che mi ospita. Avrei una certa vergogna. Le mie considerazioni, alla fine, sono diverse e piuttosto semplici, ma le decisioni non sono mai semplici, la coscienza non ti dà soluzioni, ma insinua, ti giudica. Anche il solo parlare del mio viaggetto, della mia coscienza, dopo una sciagura del genere, sembra una forzatura, una leggerezza... È tutto difficile!
La voce interna mi dice che partirò, se mi verrà permesso, non renderà giustizia a chi non c'è più, ma non la toglierà neppure.


Forse potrà essere la cosa giusta... penso che lo sia. 



Nessun commento:

Posta un commento